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giovedì 18 settembre 2014

Come eseguire un autotrattamento

Autotrattamento Reiki Tutorial




L'autotrattamento Reiki è il mezzo più importante di questo sistema bioenergetico. Esso da la possibilità di autotrattarsi in qualsiasi momento della giornata o in qualsiasi luogo e momento noi lo riteniamo utile. Semplice ma di grande efficacia questo trattamento puo essere veramente utile per riequilibrare e riarmonizzare le nostre energie. In questo tutorial spiegherò come farlo.




  1. Per prima cosa troviamo un luogo tranquillo dove possiamo passare i prossimi 20 - 25 min. Vorrei pero ricordare che questo trattamento può essere fatto dappertutto  a casa come   anche seduti nella metropolitana o in un treno durante il vostro viaggio. Insomma l'ambiente esterno aiuta ma non è fondamentale.
  2. una volta trovato il luogo ci sediamo/sdraiamo o anche in piedi e eseguiamo la centratura. La centratura consiste ne mettere le nostre mani sulla zona cardiaca (chakra del Cuore) a quel punto pronunciamo mentalmente il nostro intento. (esempio: Reiki manifestati in me guida la tua energia sanatrice affinché il mio essere corpo mente e spirito trovino armonia e bilanciamento.) La centratura serve anche per entrare in una spazio mentale di meditazione che ci aiuta a sintonizzarci con la nostra essenza.
  3. Terminata la centratura chiudiamo gli occhi ed iniziamo a mettere le nostre mani una a fianco all'altra sul chakra della corona o 7° Chakra una mano a fianco all'altra. Il settimo chakra, detto della corona, è ritenuto la sede dell'illuminazione in cui l'Io individuale si congiunge con quello cosmico universale, determinando le esperienze mistiche di pace e beatitudine. A livello corporeo è associato all'epifisi, la cosiddetta ghiandola pineale, la cui funzione, non ancora del tutto chiarita, sembra in relazione con la capacità di adattamento ai ritmi del giorno e della notte, e in generale con i processi di crescita e invecchiamento. La cosa importante nella fase di trattamento è lasciare fluire l'energia vitale attraverso le nostre mani senza creare aspettative ma semplicemente osservando le nostre sensazioni. Rimaniamo in ascolto e lasciamo le mani per almeno 3 minuti in quella posizione. Se dopo 3 minuti sentite la necessita di rimanere ancora in quella posizione lo potete fare tranquillamente. Con il tempo e l'esperienza sentiremo esattamente quanto sostare in ogni punto.
  4. Ora una mano alla volta passiamo al 6° Chakra che è collocato fra le due sopracciglia, nel plesso cavernoso o tra le sopracciglia. La mani a coppa vano poste sopra le nostre orbite oculari mentre le nostre dita toccano le l'attaccatura dei capelli. Il sesto chakra, detto della fronte, riguarda la capacità di comprendere la realtà vibratoria sovrasensibile, ed è quindi in relazione con le facoltà di intuizione e di visione delle entità normalmente non percepibili. Ad esso è collegato in effetti anche il cosiddetto terzo occhio. A livello fisico corrisponde all'ipofisi, che esercita un'influenza su tutte le altre ghiandole endocrine. Così come per la posizione precedente sostiamo per almeno 3 minuti.
  5. Ora una mano alla volta passiamo al 5° Chakra  della gola detto anche plesso laringeo. In questo caso sempre a coppa le mani vanno a coprire la circonferenza del collo. l quinto chakra, detto della gola, attiene alla capacità di comunicare e alle svariate forme di espressione come la musica, la danza, l'arte, e in generale col ritmo. Sul piano fisico corrisponde alla tiroide, che scandisce il tempo interno della crescita e del metabolismo.  Così come per la posizione precedente sostiamo per almeno 3 minuti.
  6. Ora una mano alla volta passiamo al 4° Chakra Questo chakra è situato nella regione del plesso cardiaco. l lquarto chakra, detto del cuore, è associato all'amore e alla capacità di amare incondizionatamente. Esso è leggermente spostato verso sinistra rispetto agli altri chakra situati lungo la verticale che va dal capo all'addome. La ghiandola a cui corrisponderebbe è il cuore, che può essere inteso in effetti come organo endocrino, responsabile della produzione dell'ormone atriale natiuretico (atrial naturetic factor, abbreviato in ANF), sul quale tuttavia non c'è ancora una letteratura medica. Secondo altre opinioni, il chakra del cuore corrisponderebbe alla ghiandola del timo, anche se questa non si trova propriamente in corrispondenza di esso e tende inoltre a predere la sua influenza superata la pubertà.  Così come per la posizione precedente sostiamo per almeno 3 minuti.
  7. Ora una mano alla volta passiamo al 3° Chakra Si trova nella regione del plesso epigastrico, all'altezza plesso solare. Le mani in questa posizione vengono tenuta a coppa una sotto l'altra. Il terzo chakra, detto ombelicale, situato nella zona del plesso solare, attiene al desiderio di potere e alla volontà di manipolare il mondo per trovare il proprio posto nella società. Per la sua capacità di assimilare e riadattare quello che la vita propone, esso è collegato alle funzioni digestive e in particolare col pancreas, ghiandola esocrina che contiene anche delle cellule endocrine, responsabili della produzione di insulina e glucone. Così come per la posizione precedente sostiamo per almeno 3 minuti.
  8. Ora una mano alla volta passiamo una mano sulla zona del fegato e l'altra sulla zona della milza.  Così come per la posizione precedente sostiamo per almeno 3 minuti.
  9. Ora una mano alla volta passiamo al 2° Chakra esso  è situato alla base dell'organo genitale e dita sotto all'ombelico, nella zona corrispondente al plesso sacraleIl secondo chakra, detto sacrale o sessuale, è maggiormente in relazione con la sessualità e con la sua componente emotiva, ma anche con la creatività, il senso della bellezza, e l'autostima. Sul piano fisico corrisponde alle ghiandole germinali, che influenzano lo sviluppo dei caratteri sessuali. Così come per la posizione precedente sostiamo per almeno 3 minuti.
  10. Ora una mano alla volta passiamo al 1° Chakra ultima posizione dell'autotrattamento. Situato alla base della colonna vertebrale, tra l'ano e gli organi genitali esterni nella zona del plesso coccigeo. Le mani in questa posizione vengono poste sopra i nostri genitali una sopra all'altra. l primo chakra, detto anche della radice, attiene alla volontà di sopravvivenza e alla soddisfazione degli istinti primari, come il mangiare, il dormire, e l'aspetto meramente fisico della sessualità finalizzato alla riproduzione. Sul piano corporeo esso corrisponde ai surreni, la cui parte midollare secerne gli ormoni adrenalina e noradrenalina, mentre quella della corteccia gli ormoni cortisoidi. Essi garantiscono l'adattabilità nelle situazioni di pericolo e la capacità di adattamento a sforzi particolarmente intensi. Così come per la posizione precedente sostiamo per almeno 3 minuti.
  11. Con questa posizione avete terminato. Come avevo detto prima semplice ma di grande efficacia e beneficio. 


Ricordiamo che il trattamento Reiki;
• stimola il nostro sistema immunitario,
• favorisce l’eliminazione delle tossine,
• potenzia le nostre energie,
• aiuta a rilassarci
• aumenta l’autostima e la fiducia nella vita,
• aumenta la consapevolezza,
• attenua lo stress e riduce l’ansia
• stimola la manifestazione dei talenti e abilità per attuare il cammino di vita che ci è più congeniale...



Guarda il video dell'autotrattamento Reiki



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Reiki master 
Graziano Scarascia

Fonti utilizzate per la descrizione dei chakra Wikipedia


mercoledì 17 settembre 2014

L'intento del Reiki

Shin Shin Kaizen Usui Reiki Ryoho questa la definizione attribuita dal suo fondatore Sensei Mikao Usui che tradotto significa Metodo di trattamento Usui Reiki per il miglioramento del corpo e della mente. La pratica costante di tale metodo porta a al raggiungimento della perfezione personale  Il Satori (悟, Satori, dal giapponese satoru, "rendersi conto"; <cinese>Wù), nella pratica del Buddismo Zen essa indica l'esperienza del risveglio inteso in senso spirituale nel quale non ci sarebbe più alcuna differenza tra colui che si "rende conto" e l'oggetto dell'osservazione. fonte Wikipedia) Secondo Hiroshi Doi Sensei Mikao Usui ebbe due Satori uno di questi lo ebbe in sogno dove prese consapevolezza di quale era il suo il suo reale scopo nella vita che in giappone si chiama Anshin Ritsumei.  In questo particolare non ordinario stato di coscienza la mente sta totalmente in pace senza che nulla e nessuno la possa disturbare ed è in questo stato di consapevolezza che si riesce a comprendere quale è il proprio scopo nella vita. Andando nello specifico la parola Anjin, Anshin significa "pace nella mente - coscienza" (Kokoro) ottenuta nel buddismo Zen attraverso la ricerca infruttuosa della mente: se la mente non può essere trovata essa non può arrecare alcun disturbo. Conosciuto anche come Dai-Anjin, (grande pace). Mentre il secondo Satori lo ottenne  sul monte Kurama e fu così forte da fargli perdere conoscenza per alcune ore. 
IL vero scopo della pratica Reiki secondo Usui  non è quello sviluppare un forte Ki per curare gli altri bensì  camminare il sentiero che porta al Satori perfezionando durante tale percorso se stessi. Mi trovo completamente d'accordo con questo intento e lungo il mio cammino verso la vera parte di me ho sempre di più abbandonato l'idea del guaritore. Ogni sentiero per quanto in compagnia lo percorriamo da soli ed è lungo tale percorso che avviamo un processo di trasformazione profonda. Tornando all'intento profondo del Reiki dobbiamo introdurre il Dai Ko Myo. Conosciuto come il simbolo master viene usato nelle cerimonie di attivazione. Ha pero un significato profondo e deriva da una famosa preghiera che veniva e viene usata nelle arti marziali prima e dopo le lezioni. Il Dai Ko Myo sta alla base del patrimonio spirituale del metodo di Sensei Mikao Usui. 

 La preghiera o benedizione recita Shikin Haramitsu Daikomyo 詞韻波羅蜜大光明, Il Kanji Shikin”possiede quattro demensioni.

  • La prima dimensione è un cuore compassionevole che esprime amore verso ogni cosa.
  • La seconda è un cuore sincero che segue ciò che è giusto
  • La terza è un cuore in armonia con l'ordine naturale.
  • L'ultimo aspetto è un cuore volto verso uno scopo a scelta.
Combinati insieme,questi quattro elementi conducono ad una grande saggezza, “ Haramitsu”,donando una potente aura.                        Dai 大  significa grande. Mentre ko mio 光明  si traduce come  "luce brillante' dell' illuminazione" - "la luce del tuo cuore" - "Lo splendore di una Divinità". L'espressione manifesta della Luce della Sapienza: il mezzo attraverso cui "l'illuminazione scende su di noi.". "Un'aura brillante ed illuminata". Ma Ko Myo 光明 può  anche essere letteralmente tradotta con "brillante futuro, o speranza"
Quindi, nel suo complesso, Shikin Haramitsu Daikomyo 詞韻波羅蜜大光明 sembra avere il significato di "cercare un futuro luminoso di illuminazione, amando, essendo vero e naturale perseverante con dedizione"
Questa grande luce non la troveremo nelle molteplici manifestazioni del nostro EGO ma nella completa assenza di esso. Auguro a tutta l'umanità Shikin Haramitsu Daikomyo 詞韻波羅蜜大光明
Graziano Scarascia