
Attraverso le pratiche meditative e l'uso dei Kotodama ,lo studente acquisiva la capacità di creare il collegamento tra corpo e mente , abbattendo così la dualità e consentendo l'accesso e l'integrazione ultima della sfera spirituale.
Per sostenere i costi del Dojo , nonostante le opposizioni dei suoi studenti che erano contrari alla trasmissione di un metodo spirituale a uomini di guerra ,Usui decise di accogliere i Militari ,ottenendo cosi il sostegno finanziario di cui necessitava. Per agevolarli nell'acquisizione del metodo introdusse i "simboli".
Il primo degli Ufficiali a ricevere i suddetti simboli fu il dott. Hayashi e la loro divulgazione si deve alla sua allieva diretta Hawayo Takata, che ebbe l'abilità di divulgare il metodo Reiki in Occidente.
Usui Sensei, i simboli li estrappolò dai Kotodama che usava abitualmente :
-Il CHO KU REI, derivante dal Kotodama (H)O(K)UEI),è il simbolo che richiama l'energia della terra , il suo colore è il verde foresta .Ad esso sono collegate le energie del corpo,della guarigione dello stesso e il radicamento.
- Il SEI HE KI ,derivante dal Kotodama EIEIKI, vibra sulle frequenze del color oro e richiama l'energia del cielo ; attiva l'energia legata alla consapevolezza psichica e al focus mentale .
-HON SA ZE SHO NEN derivante dal kotodama HOAZEHONE ( legato allo stato d'essere ),è il simbolo della trascendenza , il quale connettendoci all'energia che ci collega al tutto abatte ogni divisione e ogni limite spazio-temporale.
Questi tre simboli estrappolati dai Kotodama, rappresentavano i tre step energetico-evolutivi che il praticante seguiva e segue tutt'ora per arrivare all'unione di corpo , mente espirito .
A tal proposito il master si esprime dicendo : " Solo trascendendo fisico e mente arrivo alla spiritualità ,la quale è un punto di vista privilegiato che raggiungo con l'unione di queste differenti vibrazioni energetiche. Se mi concentro solo su un tipo di energia continuo a vivere nella dualità ,mentre la spiritualità è trascendenza che conduce all'unione con il tutto . Trascendere ogni forma di dualità annullando ogni limite spazio temporale , per raggiungere una completa unione con il tutto ,avendo come fine ultimo il conseguimento del Satori ..."
L'Hon Sa Ze Sho Nen infatti , trascende tempo e spazio ,consentendoci il trattamento a distanza. Esso attiva l'energia che " trascende " l'ego connettendoci al livello vibrazionale dove risiede lo stato dell' essere unito al tutto.
Ma Hayashi e in seguito la Takata ,non acquisirono la comprensione profonda del senso che i Kotodama rivestivano per gli orientali ,e intorno ai simboli si creò un alone di mistero intriso di misticismo che portò a rivestire i simboli di sacralità. Questa credenza si è radicata nelle coscienze, anche grazie al nostro bisogno di attribuire al simbolo un determinato potere il quale, una volta acquisito ci consente determinate manifestazioni.
Il master prosegue dicendo : "Durante il percorso reiki ,partendo dal primo livello la nostra mente si apre a nuove prospettive acquisendo la consapevolezza di determinate cose che non avevamo mai preso in considerazzione. Ciò avviene maggiormente nel secondo step ,quando lo studente entrando in contatto con i simboli scopre nuovi orizonti ,divenendo consapevole di essere in possesso di capacità che ignorava. [...] l'ultimo step ,è caratterizzato dal lasciar andare tutto ,compreso il potere che abbiamo attribuito ai simboli [...]. Per Usui ,le frequenze vibrazionali di terra ,cielo e stato d'essere, servivano ad entrare in sintonia con quella determinata energia per raffozzarci a livello fisico e psichico ,per poi giungere alla " trascendenza spirituale," avendo come fine ultimo il conseguimento delSatori
( illuminazione ).
Questo fu il percorso e la finalità di Usui, e di quanti in quel periodo si recavano sul "Monte Kurama " .
Quindi , Reiki è un percorso durante il quale ci strutturiamo nelle differenti frequenze energetiche per poi trascendere tutto cio' che abbiamo acquisito durante il percorso. Il "vero Master ",è colui che lascia andare ogni illusorio potere e diviene consapevole di essere solo un tramite di ciò che accade pur essendone partecipe .
Il Master conclude la lezione facendo degli accenni sul Dai Ko Myo ,dicendo : [...] In realta' tale simbolo non è altro che il Kanji ,della frase che rappresentava il fine ultimo che Usui si era prefissato nel suo percorso spirituale, ossia il conseguimento della "GRANDE LUCE SPLENDENDE "e gli artefici della grande luce splendente siamo solo noi , poichè essa è in noi che risiede!
La serata prosegue con gli esami di secondo livello brillantemente superati dalle nostre compagne di corso Maria D'Anna e Barbara Cantiello :) AUGURI RAGAZZEEEE !!!
Concludiamo la serata con i consueti scambi Reiki .
Ringraziando il nostro Master vi salutiamo con un immenso Abbraccio di Luce dagli allievi della
scuola ReikiLife Cifor-Caserta.
Costanza D. Morra
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