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giovedì 22 ottobre 2009

Reiki tibetano: differenze con il sistema di Usui

Quali sono le differenze essenziali tra il metodo Usui e il metodo tibetano?

Le tecniche "tibetane" furono integrate nel sistema tradizionale di Usui da un americano di nome Arthur Robertson. Arthur Robertson è stato studente di una Master iniziata dalla Takata, Iris Ishikuro.

Il metodo che Robertson creò venne chiamato Raku Kai Reiki.

Che Reiki provenisse dal Tibet è stato spesso pensato, anche perchè Usui stesso soggiornò in Tibet per diverso tempo, senza però essere stato iniziato a ciò che studiava, perchè considerato straniero.

Reiki Masters come William Rand e Diane Stein hanno appoggiato questa tesi. L’ultima scrive nel suo libro che il Reiki proviene dal Buddismo Vajrajana, che è di origine tibetana. Questa tesi viene avvalorata dalle lettere acquistate dal Generale George Blackwell. Queste lettere, e in parte gli appunti, erano state scritte da Usui Sensei e dal suo più stretto allievo Watanabe Sensei, che divenne in seguito anche presidente dell’Usui Reiki Rhyoho Gakkai. Il contenuto tradotto da Lama Yeshe, figlio di Blackwell, conteneva regole ricostruite del "Tantra del fulmine (Buddismo Vajrajana)".

Però, che io sappia, prove assolutamente certe che il Reiki venne praticato in Tibet, non ce ne sono. Certo in Tibet ci sono delle pratiche similari e che pertanto assomigliano al Reiki in special modo nell’utilizzo delle tecniche, ma che Reiki sia originario dal Tibet è ancora da provare.

Per capire meglio come questo metodo possa essersi sviluppato andiamo a conoscere la maestra di Robertson, Iris Ishikuro. La Ishikuro fu iniziata dalla Takata. Dopo aver terminato la sua formazione, ella si recò in Giappone con l’intenzione di approfondire il metodo Reiki appreso in America dalla Takata. In Giappone acquisì informazioni e tecniche aggiuntive che in America non venivano divulgate. Quando tornò, si stabilì in Canada, dove divulgò e insegnò ciò che aveva appreso, dando a questo nuovo modo di praticare Reiki il nome ARMA.

Infatti le sue iniziazioni si discostavano fortemente da quelle che venivano usate dall’Alleanza Reiki e dala T.R.T.A.I. ed erano sensibilmente simili a quelle del sistema Reiki orientale. Dunque Robertson si ritrovava con un background già alla base diverso da quello divulgato dall’alleanza Reiki fin allora. Robertson non fece altro che integrare delle tecniche tibetane nel sistema di Usui chiamando il tutto RAKU KAI REIKI.

Il metodo tibetano si discosta per le differenti tecniche e simboli e iniziazioni.

Le tecniche aggiuntive sono:

Il soffio del drago di fuoco (anche chiamato soffio viola)
L’orbita microcosmica (detta anche Piccolo Cielo Celeste)
L’orbita macrocosmica (detta anche Grande Cielo Celeste)
Esercizi per incrementare il Ki nelle donne
Esercizi per incrementare il Ki negli uomini

Contrazione dello Hui Yin (utilizzata durante il processo di iniziazione)
Posizione Hui Yin della lingua (utilizzata durante il processo di iniziazione)
Meditazione per incrementare le difese immunitarie
Meditazione con l’antahkarana (concentra e amplifica il Reiki ed altre energie curative)

I simboli aggiuntivi sono:

Il simbolo di Luce Bianca (simbolo proveniente dalla religione JOHREI)
Il simbolo Raku (il fulmine che accumula fuoco, utilizzato solo durante il processo di iniziazione)
Il simbolo Master tibetano
Il simbolo del serpente di fuoco (di origine Tibetana)
Il simbolo Antahkarana (di origine Tibetana)

Iniziazioni:

Prevede una sola iniziazione per grado (nel Reiki tradizionale ne sono previste 4 per il 1° grado).
Prevede l’aggiunta di un livello (chiamato comunemente 3A, nel Reiki tradizionale invece i gradi sono 3)
Entrambe le mani vengono iniziate gia al primo grado (ma solo al Cho-Ku-Rei)

Le due scuole più influenzate da questo metodo sono il TERA MAI di Katleen Milner e l’Usui Tibetan Reiki di William Rand.

Per approfondimenti e per maggiori informazioni sui seminari di Reiki tibetano, www.reikilife.it

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