CONCETTO DI LIBERTA' NELLA RELAZIONE TERAPEUTICA :" In qualità di operatore ,quanto sono libero di intervenire attraverso tecniche verbali e fisiche" ?
Ieri sera nella scuola ReikiLife Cifor è stato affrontato un tema molto delicato quale :la libertà all'interno di una relazione terapeutica e delle limitazioni intrinseche che essa comporta .
Il Master inizia la lezione ponendo delle domande che suscitano una serie di riflessioni :
_Quanto è costrittiva questa relazione ?
_Quanto ne siamo condizionati ?
_La terapia stessa, che grado di libertà offre ?
_Nel mettere in atto quella che è la mia libertà di pensiero e azione, in quale misura vado a ledere la libertà altrui ?
Iniziando a sviscerare l'argomento, ci fa notare gli aspetti sia "positivi che negativi" insiti nel concetto di libertà riferito al vivere quotidiano per poi estenderlo all'ambito della relazione terapeutica .
La libertà come concetto inteso in senso positivo, è rappresentata dall'esercizio del " libero arbitrio ", ciò ci consente di pensare e trasformare lo stesso pensiero in azione .
Ma questo aspetto della libertà comporta numerose implicazioni dalle quali emerge il rovescio della medaglia , ossia l'aspetto negativo della stessa libertà .Infatti nel mettere in atto il nostro pensiero, spesso ci imbattiamo in ostacoli di ordine oggettivo ( ostacoli finanziari ecc.. ) e soggettivo quali: resistenze interne ,meccanismi di transfert ,schemi mentali ecc..., i quali bloccano la messa in atto della decisione inziale .
Nell'ambito della terapia Reiki ,il concetto di libertà attraversa le stesse fasi ,essendo una relazione che coinvolge due individui ,entrambe le parti pongono in essere la loro volontà .
Il cliente esercita la sua forma di libertà, iniziando con la scelta del tipo di terapia alla quale vuole sottoporsi ,l'operatore al quale affidarsi ,e attraverso l'espressione della richiesta di aiuto rivolta al terapeuta.
Mentre il terapeuta è libero nell'accogliere la richiesta del cliente e nella scelta della metodologia da applicare per mettere in luce gli aspetti bloccanti che influenzano lo stato psicofisico della persona che sta trattando.
Il Master, focalizza l'attenzione sull'atteggiamento emotivo che un buon operatore deve assumere ,ossia il DISTACCO EMOTIVO dalla situazione. Su questo si esprime dicendo : " è fondamentale non lasciarsi condizionare dalla relazione che si è instaurata con la persona che stiamo trattando e dalle conoscenze acquisite sulla stessa ,nella nostra cultura di stampo Giudaico Cristiana,siamo abituati ad esprimere il giudizio e a fornire il rimedio... ad es .: " tu stai male perchè.... quindi per star meglio dovresti ....."
Nell'ambito di una relazione trattante / trattato in qualità di terapeuti, abbiamo la responsabilità di considerare le implicazioni psicologiche che inevitabilmente scaturiscono dagl'Input che trasmettiamo alla persona che stiamo trattando ,poichè la nostra visione è fortemente condizionata dai propri filtri ; infatti l'operatore più è coinvolto nella relazione e maggiore è il rischio di fornire all'altro, input derivanti dalle proprie proiezioni , credenze, e aspettative egoiche, proponendo all'altro quello che secondo noi è il meglio per lui .
Considerando che in qualità di operatore ho la responsabilità di prestare la massima attenzione a non interferire con il libero arbitrio dell'altro ,devo prestare estrema attenzione agli Input che rilascio ,questo richiede oltre ad un lavoro di destrutturazione di se stessi , l'abilità nel rimanere imparziali nella trasmissione dei messaggi verbali anche quando il " rimedio " ci viene esplicitamente richiesto , poichè quello che ci verrebbe spontaneo consigliare all'altro è frutto della nostra personale visione della problematica altrui ,la quale potrebbe essere inadeguata alla problematica che ci viene sottoposta , rivelandosi perfino dannosa per l'altro .
Per cui il Master ci incita ad acquisire l'abilità di indurre l'altro a trovare il rimedio dentro di se , e la relativa soluzione ,ad esempio ponendogli domande del tipo : Cosa ritieni sia meglio per te adesso ? Cosa potrebbe farti star meglio ?
Mentre lavorando con il sistema dei Kata ( posizioni fisse ), l'operatore sperimenta la sua libertà sia in senso positivo che negativo ,infatti se da una parte è vincolato all'esecuzione di una sequenza prestabilita ,dall'altra è libero da ogni vincolo interpretativo .
Concludendo la lezione il master ci porta ad aqcuisire la consapevolezza apparentemente paradossale che in realtà ,[...] " la forma autentica di libertà della quale un operatore non può fare a meno, è la libertà di non assumersi la responsabilità della guarigione altrui .
La serata prosegue con l'approfondimento relativo alle ultime tecniche apprese e con gli scambi Reiki .Un grazie di cuore al nostro Master e un caro saluto a tutti voi dagli allievi della scuola ReikiLife Cifor
Costanza D. Morra
Reikilife staff
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