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martedì 19 giugno 2012

Evolversi attraverso il Reiki


Nel momento stesso in cui il Reiki agisce sui processi nascosti che hanno attivato un disagio o un blocco, comporta inevitabilmente una crescita, una profonda trasformazione interiore.
Attiva nuove comprensioni, ci da il coraggio di vedere con nuovi occhi i propri blocchi e le proprie paure.
Attiva la disponibilità a rimettere in discussione qualcosa di sé. Diventare "operatore Reiki" significa infatti essere disposti ad individuare, analizzare ed esplorare le cause profonde dei nostri malesseri e i traumi che li hanno generati e che spesso risalgono ad esperienze dell'infanzia o del periodo della gestazione.... Con le tecniche di secondo livello è possibile addirittura "trattare" la propria vita e gli eventi traumatici vissuti.
Crescita personale dunque, intesa come trasformazione delle forme pensiero che ci limitano, ci condizionano e possono influenzare la realtà esterna, fino a determinare le situazioni che creiamo nella nostra vita.
Il Reiki......è il mezzo che ci guida, insegnandoci ad utilizzare la nostra mente per creare una realtà concreta, positiva ed amorevole in cui vivere ed operare!!!!!
Caty

Reiki : oltre la prigione degli schemi mentali


Reiki : oltre la prigione degli schemi mentali


La libertà interiore, tanto agogniata può essere sperimentata solo se la nostra mente è sgombra da convinzioni e credenze obsolete nelle quali ci identifichiamo e sulle quali abbiamo costruito l'immagine del nostro sè.
Un immagine derivante da ciò che ci hanno fatto credere famiglia ,cultura, società,ecc..
La libertà interiore è un obiettivo da raggiungere. Esso richiede coraggio, impegno e dedizione verso se stessi .
E' un processo che include varie fasi :iniziando dal riconoscimento e dall'accettazione del proprio sè ,impariamo gradualmente  a conoscerci oltre l'immagine accolta e consolidata nella nostra mente su ciò che eravamo certi di essere.
Attraverso il percorso Reiki scopriamo che l'immagine nella quale ci identifichiamo in realtà è solo la nostra prigione ,dove noi siamo carcerati e carcerieri allo stesso tempo.
Con la pratica del Reiki si crea un ponte  tra conscio e inconscio che ci consente di vedere oltre qualsiasi identificazione. Andare oltre dipende da noi, "se vogliamo," siamo liberi di abbandonare le false identificazioni collegate al pensiero ,il quale ci sballotta continuamente tra pasato e futuro facendoci perdere l'unico momento reale : ADESSO !
Solo nel momento in cui diveniamo consapevoli che l'unico potere di cui disponiamo per costruirci nel rispetto della nostra vera natura risiede nell'attimo presente, siamo liberi di scegliere e sperimentare così la forma più autentica di libertà.
Reiki ci mostra quello che realmente siamo e ciò ci consentirà di scoprire il potenziale latente che giace indisturbato dentro ognuno di noi .
" Reiki è un mezzo, se e come usarlo dipende solo da noi ".
Un abbraccio di Luce
Costy

Sentirsi meglio con il Reiki


In questi tempi incerti parole come Stress  o ansia  
diventano termini comuni e usati frequentemente. Stress e ansia diventano campanelli d'allarme da parte del nostro organismo per segnalare che stiamo vivendo dei disagi ed essi  ci invitano a guardare in modo un po più approfondito al  nostro stile vita. Da stress e ansia e facile passare a disturbi come l'insonnia, frequenti mal di testa, perdita o assunzione del peso corporeo, stanchezza diffusa e abbassamento delle difese immunitarie . In alcuni casi prolungati di stress e ansia si può arrivare ad avere anche problemi legati alla psiche come crisi di panico e depressione. Quando il nostro organismo è  debilitato da patologie come per esempio il diabete, l'epatite, il tumore,  problemi cardiovascolari ed in generale da malattie croniche  lo stress e l'ansia possono ulteriormente in indebolire il nostro equilibrio psico fisico. Come può il Reiki  migliorare la qualità della nostra vita? Può questa pratica dolce aiutarmi a stare meglio? Chi può fare Reiki?

Il Reiki propone una pratica che promuove il naturale riequilibrio e bilanciamento dei nostri sistemi (biologici e psichici) in modo dolce e non invasivo. Esso inoltre può essere un efficace alleato nella ricerca del proprio benessere. Il Reiki è una pratica sicura che non ha controindicazioni e può benissimo essere integrato nelle cure prescritte dal medico. Attraverso l'auto trattamento il reiki offre un procedimento che può essere applicato in piena autonomia quotidianamente apportando benefici su più livelli. Il Reiki ha un azione lenitiva se praticato con costanza e nel tempo. Gli effetti prodotti dai trattamenti offrono un aiuto concreto nella gestione dello stress e dell'ansia. Fare Reiki aiuta a prendere coscienza dei propri bisogni e attraverso la sua pratica i tempi di recupero del nostro organismo vengono accelerati. A livello psicologico il Reiki attraverso i trattamenti aiuta il nostri due emisferi ad emettere onde Alpha e theta apportando un profondo rilassamento."Ma Cosa sono le onde celebrali?" Le onde cerebrali sono dei tracciati grafici che evidenziano l'attività elettrica del cervello ottenute tramite la registrazione poligrafica dell'elettroencefalogramma. A seconda della frequenza, si dividono in: onde Delta: sono caratterizzate da una frequenza che va da 0,1 a 3.9 hertz. Sono le onde che caratterizzano gli stadi di sonno profondo. onde Theta: vanno dai 4 agli 7.9 hertz, caratterizzano gli stadi 1 e 2 del sonno REM. onde Alfa: sono caratterizzate da una frequenza che va dagli 8 ai 13.9 hertz, sono tipiche della veglia ad occhi chiusi e degli istanti precedenti l'addormentamento. Una delle caratteristiche delle onde alfa è la loro configurazione regolare e sincronizzata. Gli esperimenti condotti registrando le onde cerebrali di monaci Zen in meditazione hanno dimostrato che tale pratica dà luogo a un’emissione consistente di onde alfa. onde Beta: vanno dai 14 ai 30 hertz, si registrano in un soggetto cosciente. onde Gamma: vanno dai 30 ai 42 hertz, caratterizzano gli stati di particolare tensione. (fonte wikipedia). Reiki è un percorso di autoconoscenza che può essere praticato da chiunque abbia veramente voglia di stare meglio e sia disposto a fare qualcosa di concreto per raggiungere tale obbietitvo. Nelle sessioni formative si apprendono le varie tecniche e conoscenze per poter operare su di se e sugli altri. Se dunque sei interessato a saperne di più e hai voglia di conoscere da vicino questa pratica inviaci una mail a graziano@reikilife.it e noi ti inviteremo a partecipare gratuitamente a una delle nostre lezioni dove potrai ricevere dei trattamenti e avrai modo di fare un esperienza diretta.
Graziano Scarascia


lunedì 18 giugno 2012

TIROCINIO REIKI 11/06/ 2012 " DAI KOTODAMA AI SIMBOLI"



L'argomento trattato nel tirocinio di lunedi 11 giugno dal maestro Scarascia , ha toccato uno dei temi più discussi dell'intero metodo Reiki: i "simboli" .Nel metodo Reiki strutturato e trasmesso da Usui nel suo "Dojo ", i simboli  come li conosciamo noi non esistevano. Infatti in una cultura dov'erano abituati alla meditazione, l'ampliamento della coscienza avveniva gradualmente grazie alla tecniche meditative e all'uso abituale dei Kotodama . Suoni sacri che consentivano di connettersi con stadi di coscienza espansa  .Attraverso i quali lo studente diveniva consapevole delle frequenze vibrazionali collegate alle diverse energie intrinseche nella nostra natura energetica .Tali energie sono collegate alla terra ,al cielo e all' essere .
Attraverso le pratiche meditative e l'uso dei Kotodama ,lo studente acquisiva la capacità di creare il collegamento tra  corpo e mente , abbattendo così la dualità e consentendo l'accesso e l'integrazione ultima della sfera spirituale.
Per sostenere i costi del Dojo , nonostante le opposizioni dei suoi studenti che erano contrari alla trasmissione di un metodo spirituale a uomini di guerra ,Usui decise di accogliere i Militari ,ottenendo cosi il sostegno finanziario di cui necessitava. Per agevolarli nell'acquisizione del metodo introdusse i "simboli". 
Il primo degli Ufficiali a ricevere i suddetti simboli fu il dott. Hayashi e la loro divulgazione si deve alla sua allieva diretta Hawayo Takata, che ebbe l'abilità di divulgare il metodo Reiki in Occidente.
Usui Sensei, i simboli li estrappolò dai Kotodama che usava abitualmente :
-Il CHO KU REI, derivante dal Kotodama (H)O(K)UEI),è il simbolo che richiama l'energia della terra , il suo colore è il verde foresta .Ad esso sono collegate le energie del corpo,della guarigione dello stesso e il radicamento.
- Il SEI HE KI ,derivante dal Kotodama EIEIKI, vibra sulle frequenze del color oro e richiama l'energia del cielo ; attiva l'energia legata alla consapevolezza psichica e al focus mentale .
-HON SA ZE SHO NEN derivante dal kotodama HOAZEHONE ( legato allo stato d'essere ),è il simbolo della trascendenza , il quale connettendoci all'energia che ci collega al tutto abatte ogni divisione e ogni limite spazio-temporale.
Questi tre simboli  estrappolati dai Kotodama, rappresentavano  i tre step energetico-evolutivi che il praticante seguiva e segue  tutt'ora per arrivare all'unione di corpo , mente espirito .
 A tal proposito il master si esprime dicendo : " Solo trascendendo fisico e mente arrivo alla spiritualità ,la quale è un punto di vista privilegiato che raggiungo con l'unione di queste differenti vibrazioni energetiche. Se mi concentro solo su un tipo di energia continuo a vivere nella dualità ,mentre la spiritualità è trascendenza che conduce all'unione con il tutto . Trascendere ogni forma di dualità annullando ogni limite spazio temporale , per raggiungere una completa unione con il tutto ,avendo come fine ultimo il conseguimento del  Satori ..."
L'Hon Sa Ze Sho Nen infatti , trascende tempo e spazio ,consentendoci il trattamento a distanza. Esso attiva l'energia che  " trascende " l'ego  connettendoci al livello vibrazionale dove risiede lo stato dell' essere unito al tutto.
Ma Hayashi e in seguito la Takata ,non acquisirono la comprensione profonda del senso  che i Kotodama rivestivano per gli orientali ,e intorno ai simboli si creò un alone di mistero intriso di misticismo che portò a rivestire i simboli di sacralità. Questa credenza si è radicata nelle coscienze, anche grazie al nostro bisogno di attribuire al simbolo un determinato potere il quale, una volta acquisito ci consente determinate manifestazioni.
  Il master prosegue dicendo : "Durante il percorso reiki ,partendo dal primo livello la nostra mente si apre a nuove prospettive acquisendo la consapevolezza di determinate cose che non avevamo mai preso in considerazzione. Ciò avviene maggiormente nel secondo step ,quando lo studente entrando in contatto con i simboli scopre nuovi orizonti ,divenendo consapevole di essere in possesso di capacità che ignorava. [...] l'ultimo step ,è caratterizzato dal lasciar andare tutto ,compreso il potere che abbiamo  attribuito ai simboli [...]. Per Usui ,le frequenze vibrazionali di terra ,cielo e stato d'essere, servivano ad entrare in sintonia con quella determinata energia per raffozzarci a livello fisico e psichico ,per poi giungere alla " trascendenza spirituale," avendo come fine ultimo il conseguimento delSatori
( illuminazione ).
Questo fu il percorso e la finalità di Usui, e di quanti in quel periodo si recavano sul "Monte Kurama " .
Quindi , Reiki è un percorso durante il quale ci strutturiamo nelle differenti frequenze energetiche per poi trascendere tutto cio' che abbiamo acquisito durante il percorso. Il "vero Master ",è colui che lascia andare ogni illusorio potere e diviene consapevole di essere solo un tramite di ciò che accade pur essendone partecipe .
Il Master conclude la lezione facendo degli accenni sul Dai Ko Myo ,dicendo : [...] In realta' tale simbolo non è altro che il Kanji ,della frase che rappresentava il fine ultimo che Usui si era prefissato nel suo percorso spirituale, ossia il conseguimento della  "GRANDE LUCE SPLENDENDE "e gli artefici della grande luce splendente siamo solo noi , poichè essa è in noi che risiede!
La serata prosegue con gli esami di secondo livello brillantemente superati dalle nostre compagne di corso Maria D'Anna e Barbara Cantiello :) AUGURI RAGAZZEEEE !!!
Concludiamo la serata con i consueti scambi Reiki .
Ringraziando il nostro Master vi salutiamo con un immenso Abbraccio di Luce dagli allievi della
scuola ReikiLife Cifor-Caserta.
Costanza D. Morra



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venerdì 8 giugno 2012

Il potere della mente "dalla coscienza alla consapevolezza "


 Il potere della mente : dalla "coscienza alla consapevolezza"



Particolarmente interessante e diversa è stata la lezione del 4 giugno nella scuola ReikiLife Cifor, la quale si è svolta in forma colloquiale, attraverso un interazione continua tra il master e noi allievi.

Ciò che il master durante questa particolare lezione ha voluto trasmette, comprende una serie di input mirati a fornirci ulteriori strumenti per andare sempre più a fondo, nel  lavoro che stiamo svolgendo su noi stessi all'interno del percorso Reiki. Facendoci comprendere sempre più a fondo il termine "consapevolezza", il quale si differenzia sotto vari aspetti dalla semplice "coscienza", delle dinamiche interne che  vanno  a costituire i nostri schemi mentali e le nostre sovrastrutture.
Il master introduce l’argomento proponendo un esperimento da effettuare in gruppo: chiede a noi allievi di pronunciare delle parole a .." caso ".
Le parole che emergono sono: dubbio, incertezza, ansia, paura, fiducia, dipendenza, libertà evoluzione, e consapevolezza.
A questo punto,  ci sottolinea che questi termini che abbiamo pronunciato in modo apparentemente casuale, in realtà "rappresentano l’energia del gruppo", in quel contesto e in quel preciso momento; poiché in quanto gruppo ,attraverso il fenomeno della risonanza andiamo a costituire un unica energia, per cui da questo momento in poi, ognuno di noi  in queste parole, potrà vedere un aspetto del proprio sé, traendone gl'input utili per la propria crescita personale.
Inizia cosi ad esaminare le correlazioni tra le varie parole, e le implicazioni psicologiche ed energetiche che esse comportano. Partendo dal  dubbio, ci fa un esempio su come può svilupparsi una dinamica interna, invitandoci  a riflettere sull'impatto emotivo che questi termini suscitano in ognuno di noi. [...]
" Il dubbio, tende a generare ansia..., all'ansia può essere collegata la paura di perdere la fiducia in noi stessi, da qui scaturisce la diffidenza che proiettò fuori di me, sentendomi vittima di persone o situazioni. Da questa percezione, mi creo l'illusoria speranza che giunga una persona nella veste del Salvatore, ad aiutarmi e magari a trovare una soluzione per risolvere il dubbio dalla quale è scaturita tutta la precedente dinamica ".
Il master approfondendo il concetto di Salvatore ci fa comprendere che anche questo è  un ruolo,  che rappresenta uno schema mentale .
Infatti ci spiega : " quello del salvatore, è uno schema, che prevede una vittima da salvare. In questo ruolo, genero dipendenza nella persona che aiuto, inculcandogli la falsa illusione che per essere felice ha bisogno di dipendere da altri; inoltre nel generare dipendenza mi aspetto che l'altro mi sia riconoscente e risponda alle mie aspettative.. !!! Per cui l'ideale d'amore che mi spinge ad aiutare l'altro corrisponde ad una mia personale visione sull'amore, che mi porterà ad assoggettare l'altro ai miei tempi e modi di percepire la realtà.
Ma questo non è amore ma egoismo! L'amore si manifesta nel rispetto della libertà verso l'altro, per cui preferisco fornire i mezzi affinché ognuno sia in grado di aiutare se stesso "!!!
Ma tornando alla prima parola pronunciata, il master ci evidenzia l'aspetto" rassicurante"del dubbio.
Infatti, se non ci blocchiamo e ci diamo il permesso di valutare la situazione che viviamo in modo oggettivo, acquisiamo la consapevolezza di ciò che proviamo, trovando soluzioni diverse, potremo generare un salto evolutivo .
Infatti liberandoci dagli schemi bloccanti, andiamo oltre la voce auto-sabotante  dal nostro inconscio, la quale attivando emozioni bloccanti, coordina la " sincronicità" degli eventi che attiriamo.
Il pensiero radicandosi in noi, diventa una  " credenza ", che se alimentata diviene "convinzione", ciò dal punto di vista Energetico, significa lanciare nell' Universo tante piccole particelle che andranno a legarsi al tipo di frequenza sprigionata dal nostro pensiero, determinandone la manifestazione. Per cui, è fondamentale osservare i pensieri  che formuliamo e  il conseguente linguaggio che adoperiamo; poiché, l'energia sprigionata dai pensieri e dalle parole  si riflette inevitabilmente sulla nostra realtà.
" Infatti, l'uso dei Kotodama, nel reiki praticato in Giappone, si basa proprio sul  presupposto che la parola reca in sé, " un potere Magico e Sacro ", in grado di generare una manifestazione".
Tutti sappiamo che " il pensiero è energia che crea"; questo concetto lo ritroviamo dall'antica sapienza spirituale Giudaico-Cristiana (rapportato al Logos), alle moderne teorie sulle quali si basa" La legge d'Attrazione".
Ma, "ri-conoscere" il tipo di energia che sprigiona il proprio pensiero, non basta;  per modificare uno schema mentale, è necessario attraversare una fase di elaborazione che consentirà il passaggio dalla semplice conoscenza della situazione o dell'atteggiamento che ci procura sofferenza, all'acquisizione di uno stato di profonda consapevolezza, ossia ( come spiega il master ), " acquisire la consapevolezza autentica significa immergersi " nel-sapere" a livelli profondi di coscienza. Per rafforzare questo concetto, cita la frase di Osho : " Le perle non le troverai in riva, ma nelle acque profonde."
Per cui, per liberarsi dagli schemi che ci imprigionano e generare un atto evolutivo, è indispensabile passare dalla semplice ..."coscienza alla vera consapevolezza " (è ciò a volte può essere qualcosa di simile ad uno stato improvviso di illuminazione, mentre altre volte può comportare un lavoro di introspezione e di elaborazione ).
[...] Noi qui stiamo facendo un percorso durante il quale ognuno, se vuole... ha la possibilità di aprire delle finestre per guardare cosa c'è oltre l'idea razionalistica che ha di se stesso, vedendosi, riconoscendosi e acquisendo la consapevolezza di ciò che lo limita..può decidere e determinare la propria evoluzione!
Il percorso del reiki, è un mezzo che ci aiuta ad aprire quelle famose finestre che ci consentono di vedere le perle che custodiamo nelle profondità del nostro essere, smettendo di delegare agli altri le nostre responsabilità ed evitando di infilarci nel ruolo di vittima delle circostanze, ci  daremo l'opportunità di scorgere le alternative che abbiamo a disposizione per "aiutarci ed evolverci nel rispetto del potenziale che risiede in ognuno di noi".
Il master conclude la parte teorica della lezione, ricordandoci che seguire il percorso evolutivo con il reiki, significa proprio compiere quel balzo che ci consente di spostare il focus dall'esterno al nostro interno, e smettendo di  cercare fuori di noi la risposta, impareremo a porci domande adeguate alla risoluzione della problematica che stiamo vivendo, ad esempio :" di cosa realmente ho bisogno?... Ciò che desidero è realmente un mio desiderio o sto rispondendo per l'ennesima volta ad uno schema" ?
Il master conclude cosi la parte teorica mentre la serata come di consueto si completa con gli scambi Reiki...
Questa sera il master ci ha lasciati con molto materiale da elaborare e su cui poter riflettere !
Un abbraccio di Luce a tutti  ...... Come al solito, da tutti noi allievi ...GRAZIE MASTER!!!!
Costanza D. Morra
Scuola ReikiLife Cifor

Scuola ReikiLife Cifor M° Scarascia Graziano